Per capire:
Ogni giorno si produce cibo per oltre 12 miliardi di persone
mentre la popolazione mondiale non raggiunge gli otto
miliardi.
Nel 2022 2,5 miliardi di adulti (oltre i 18 anni) erano in
sovrappeso. Di questi 980 milioni erano obesi; 37 milioni di
bambini di età inferiore ai cinque anni erano in sovrappeso
(in Campania il 45 per cento d bambini è obeso).
Intanto:
- Nel Mondo circa 733 milioni di persone soffre la fame,
soprattutto a causa di conflitti armati, shock climatici,
disuguaglianze e crisi economiche;
- Ogni anno oltre 600 milioni di persone si ammalano e
420.000 muoiono in seguito al consumo di cibo contaminato da
batteri, virus, parassiti, tossine e sostanze chimiche;
- I piccoli coltivatori producono circa un terzo del cibo
del mondo;
- 2,8 miliardi di persone non possono permettersi
un'alimentazione corretta;
- il 22,3 per cento dei bambini al di sotto dei cinque anni
è affetto da rachitismo;
- il 6,8 per cento dei bambini è affetto da deperimento o
troppo magro rispetto all'altezza;
A livello globale il 13 per cento dei generi alimentari
(oltre 400 miliardi di dollari) va perso tra la fase di
raccolto e la vendita al dettaglio; un ulteriore 19 per
cento deperisce prima di arrivare alla vendita al dettaglio
e al consumo.
Questo sistema produttivo e distributivo in agricoltura non
ha funzionato creando enormi sprechi (a chi serve
l'agricoltura e la zootecnia intensiva?) problemi alla
salute, al suolo, all'ambiente, alla biodiversità.
Mentre ogni giorno si butta cibo per l'equivalente di 4
miliardi di persone, la fame nel mondo cresce.
Dobbiamo renderci conto che c'è una stretta relazione tra la
modalità di produzione del cibo, il degrado ambientale e la
salute umana.
Mettere in discussione e cambiare strada con sistemi
produttivi sostenibili, significa riconciliarsi con Madre
Terra e assicurare il futuro all'umanità e a tutti gli altri
esseri viventi.
Si può fare. Lo dobbiamo fare a partire dai nostri consumi.
Fonte dei dati: FAO
https://unric.org/it/tag/giornata-mondiale-alimentazione/