"Sarebbe giustificato e morale far morire di fame due
milioni di civili» ha dichiarato il ministro israeliano
delle finanze, Bezalel Smotrich, lamentando che però il
mondo non lo permetterebbe. Ma ci stanno provando.
Fonte: Il Manifesto del 30 ottobre 2024
Seguiamo le vicende israelo-palestinesi da almeno
cinquant'anni.
Dopo che gli americani hanno del tutto eliminato l'asticella
della moralità dalla politica, le intenzioni degli ebrei sui
palestinesi vengono esplicitate senza vergogna e senza
remore: il popolo palestinese deve essere eliminato; i
territori assegnati dall'ONU vanno conquistati e colonizzati
per realizzare la grande Israele.
Agli occhi dei benpensanti può sembrare esagerato accostare
il comportamento e i propositi dello stato ebraico a quello
dei nazionalsocialisti tedeschi.
Bene! Qualcuno di voi, allora può, per favore, indicare le
differenze?
E dopo le ennesime dichiarazioni di un altro ministro
israeliano, il governo Meloni che farà?
E soprattutto che faranno le cosiddette forze di opposizione
della cosiddetta sinistra italiana?
Va ricordato e sottolineato inoltre che le azioni di guerra
e terrorismo da parte degli ebrei costituiscono un continuum
di violazioni del diritto internazionale che risalgono
almeno a quando il sionismo si è rivelato un progetto di
colonialismo insediativo.
Israele deve la sua legittimità giuridica alla risoluzione
181 dell’Assemblea generale, approvata da 33 Stati sui 56
allora membri delle Nazioni unite.
Da lì in poi Israele ha ignorato o apertamente violato le
successive risoluzioni dell’Assemblea e quelle, ben più
cogenti, del Consiglio di sicurezza: dalla 242/1967 che
imponeva il ritiro dai terrori occupati alla 2728/2024 che
ordinava il cessate il fuoco a Gaza durante il Ramadan,
mentre gli atti di aggressione contro altri paesi si sono
susseguiti nei decenni.
Le violazioni del diritto internazionale umanitario sono
state la regola, dalle violenze sui civili e dalle
deportazioni durante la Nakba (l’esodo forzato di ca.
700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele
nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e
della guerra civile che la precedette) all’imposizione del
regime di apartheid, all’assassino di leader ostili fino a
Haniyeh, Nasrallah e Sinwar; all’orrore di Gaza con
l’attacco intenzionale al personale umanitario, medico,
dell’informazione, l’uso di civili come scudi umani, la
mattanza dei bambini, la distruzione di interi edifici con
centinaia di morti civili per colpire presunti «terroristi».
Ma il movimento sionista ha fatto costantemente ricorso al
terrorismo almeno dal 1937 (solo un esempio fra i meno
cruenti: le bombe all’ambasciata britannica di Roma nel
1946).
La regola dei doppi standard continua ad essere imposta,
applicata e accettata anche dal nostro Paese come dall'UE.
Fino a quando si potrà sopportare tutto ciò?