Non vi nascondo l'emozione nel vedere quelle decine e decine di migliaia di turisti che, dopo aver visitato la reggia, si sono riversati in città. Forti del materiale turistico stampato dall'Amministrazione Comunale che, tenendo fede ai suoi impegni elettorali, ha trasformato la città anonima, ultima in tutto, a città culturale, del turismo e del tempo libero. E che dire poi dei commercianti, questi lungimiranti professionisti che con fierezza si sono opposti all'apertura al traffico di Corso Trieste, pagato artisti di strada e promosso spettacoli e intrattenimenti i più vari in tutte le ore del giorno e della notte per attirare turisti sempre più curiosi e partecipanti? Lo devo confessare, avevo pensato male sia dell'attuale Amministrazione Comunale che dei commercianti di questa onorabile città. Credevo i primi totalmente incapaci di guardare oltre e di favorire uno sviluppo economico in cui beni monumentali, beni culturali, cibo e agroalimentare, insieme costituiscono la chiave di volta per la città. I secondi li credevo gretti e meschini, chiusi nel loro "particulare" e, invece con la loro politica dei prezzi e le iniziative sul territorio hanno favorito lo sviluppo e contrastato gli ipermercati a cominciare dall'outelet La Reggia. Non è vero? No!