Circa la soluzione per prevenire gli incendi, credo che la questione sia essenzialmente di ordine politico. Come per i rifiuti. Vorrei segnalare l'esperienza accumulata in Portogallo negli ultimi 20 anni, metodi conosciuti in tutto il mondo e in cui le capre hanno un ruolo primario. Vorrei anche ricordare come il dittatore Salazar impose in quel Paese la coltivazione dell'eucalipto. Oggi il Portogallo è il primo produttore al mondo di eucalipto e il secondo esportatore di carta naturale al mondo. Il 50% del territorio portoghese è boschivo e un terzo coltivato ad eucalipto. Una tragedia ambientale ed ecologica di una gravità estrema in cui gli incendi sono il pericolo più immediato. Nell'Università di Coimbra ci sono i maggiori esperti di incendi in Europa. Oggi in Portogallo ci sono più di cento progetti per allevare capre, finalizzati al controllo del sottobosco. Lo Stato sovvenziona i pastori con un totale di 11 mila capi attraverso il programma "Capre pompiere". Esistono due regioni che hanno fondato scuole che insegnano ad allevare capre. In Italia, dalla legge fascista delle tasse sulle capre, non è cambiato niente, perdiamo continuamente patrimonio genetico e gli allevatori di capre vivono una marginalità sociale indegna mentre allegramente il nostro patrimonio boschivo va in fumo. E in Sicilia?