La risoluzione dell’ONU del 24 marzo scorso è la seconda votata a stragrande maggioranza dall’Assemblea Generale sulla crisi ucraina. La prima, in cui l’attacco russo era “deplorato”, era stata adottata il 2 marzo con 141 voti a favore e solo cinque contrari. Stavolta i ‘si’ sono stati uno in meno rispetto all’altro documento, sempre 5 i contro (Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea e Corea del Nord) e 38 gli astenuti, tra cui Pechino, tre in più rispetto all’inizio di marzo. L’Assemblea Generale dell’Onu ha adottato la risoluzione sulle “Conseguenze umanitarie dell’aggressione contro l’Ucraina” che chiede “l’immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia, in particolare di eventuali attacchi contro civili”, l’accesso umanitario e la protezione dei civili, del personale medico, dei giornalisti e degli operatori umanitari. La bozza, presentata da Francia e Messico, era stata predisposta da un gruppo ristretto di Paesi tra cui l’Italia che avevano chiesto la riconvocazione della sessione speciale dell’Assemblea sulla crisi nel paese da un mese sotto attacco. Sui 183 Paesi che hanno votato quindi “solo” 5 a favore della Russia; 140 contro e 38 Paesi si sono astenuti. Se guardiamo però il risultato da un altro punto di vista, ovvero gli abitanti che rappresentano i singoli Paesi, emerge che: - Solo 3.602404.895 abitanti rappresentati da 140 Paesi pari al 45.03% della popolazione mondiale hanno votato a favore della risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU del 24 marzo scorso; - 3.869.460.833 pari al 48,36% della popolazione mondiale di cui 576.849.722 da paesi africani (n.19 il 7,21 % della popolazione mondiale) hanno tenuto una posizione neutrale, astenendosi; - 201.052.324 abitanti di cinque Paesi (Russia compresa) appoggiano l’aggressione all’Ucraina; - 327.090.948 abitanti, equivalenti a 9 Paesi pari al 4,08 della popolazione mondiale di fatto appoggiano la Russia. Questo dato sommato ai 201.052.324 abitanti dei 5 Paesi fanno in totale 528.134.272 abitanti pari al 6.60% della popolazione mondiale; - Sommando i paesi che si sono astenuti con quelli di fatto a favore se ne deduce che la maggior parte degli abitanti del pianeta non esprime alcuna condanna contro la Russia. Altra considerazione. L’influenza cinese nell’Asia sud-occidentale, come quella russa e turca, è in costante aumento. L’America non è più, e da tempo, il gendarme del mondo, e non vuole nemmeno esserlo; l’Europa non vuole diventarlo. Da qui anche la tragedia ucraina e la prova di forza della Russia, minacciata dagli USA-Nato. L’equazione Occidente=Mondo non funziona più ed è falsa; mentre non si può evitare che germoglino nuovi assetti e nuovi equilibri. Il nuovo non si batte né con i miliardi e nemmeno con le armi. La vicenda del miserabile risultato americano & C. (Italia compresa) sull’Afganistan, dopo 20 anni di occupazione, bombardamenti, centinaia di migliaia di morti e armamenti infiniti da parte americana non hanno funzionato. La guerra e la violenza non pagano mai. Ce lo insegnano la storia e soprattutto la geografia. Occorrerebbe guardare al futuro con altri occhi che siano di solidarietà, generosità e tanta disponibilità verso gli altri. La classe politica che governa il mondo si è dimostrata sostanzialmente incapace e utilizza paradigmi superati e diventati falsi. Non c’è più molto tempo e la crisi ucraina ha bloccato il già debole e insufficiente sforzo per fermare il disastro ambientale. https://kpblog.space/wp-content/uploads/BF_image_220328_4_ph oto_2022-03-28_16-35-36.jpg?fbclid=IwAR3MHhlz4iJOsAUy21uIrIT XFb-GLgTDZLUOUYcltQqSiEdPJyjsEv8E9d0