E' una tendenza da parte di gruppi industriali a ritornare nel proprio Paese dove, si narra, il costo del lavoro era molto alto. Dopo che l'OCSE ha rilevato che gli stipendi in Italia sono praticamente fermi a trent'anni fa e dove risulta che tra il 1990 e oggi nel nostro Paese l'aumento medio delle buste paga è stato di appena lo 0,3%: “29.694 euro contro i 29.588 del 1991” e negli ultimi vent’anni, siamo stati l’unico Paese europeo a veder diminuire i salari reali, lor signori stanno valutando di ritornare mentre molti sono già ritornati, perché gli schiavi non stanno in Romania, Bulgaria, Asia, o Africa ma qui, nel Bel Paese, l'Italia. La settima potenza economica mondiale, basata sullo sfruttamento indecente dei lavoratori ammazzati a miglia l'anno in luoghi di lavoro pericolosi e senza sistemi di sicurezza veri e con centinaia di migliaia l'anno di incidenti con decine di migliaia di persone rovinate per tutta la vita e costrette a vivere con quattro soldi di pensione e, se fortunati, con un RDC che adesso la destra toglierà pure. "Non disturbare chi vuole fare" dice la Meloni. Si, non disturbare e tornate in Italia, la nuova San Salvador per i novelli Cristoforo Colombo.