In Italia si contano in media 621.000 frane l'anno, oltre 1700 al giorno! Sono 7.423 su 7.905 (93.9%) i Comuni italiani a rischio per frane. E' stato calcolato che servirebbero almeno 26 miliardi per rimettere a posto il territorio per prevenire i danni provocati dal clima. Negli anni ne sono stati stanziati 7 e spesi meno di 3. E' un fatto. Com'è un fatto che sono 20 anni che si aspetta una legge sul consumo del suolo. L'Emilia Romagna è considerata il "ventre molle dell'Italia" mentre tra il 2020 e il 2021 si è allegramente costruito nelle aree definite a "pericolosità idraulica". La provincia di Ravenna, ora sott'acqua, è dove si è autorizzato a costruire anche a ridosso dei fiumi; mentre i soldi stanziati (190 milioni di euro) per la realizzazione di 23 casse di espansione, ne funzionano solo 12! Questo è quello che accade nella regione più avanzata d'Italia. Vogliamo parlare della Calabria? Quando capiremo che "Non possiamo comandare la natura tranne che ubbidendole" come diceva il filosofo Bacone (1561-1626) già circa cinque secoli fa, sarà troppo tardi. E forse lo è già.